Che cos'è mai la vita? È l'ombra di un sogno fuggente. La favola breve è finita, il solo immortale è l'amor.
Il Saturnino ha una storia importante, cominciata nella seconda metà del Novecento e collegata allo sviluppo della comunità locale.
Sul muro della viuzza che scende alla Marina di Forio si legge ancora “da Filippo”. Si tratta di Philip Dakin, un bizzarro americano che, poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, venne in Italia con il sogno di diventare un attore negli anni della Roma di Fellini.
Innamoratosi dell’isola d’Ischia e di Francesca Sacchetti, una ragazza ischitana, aprì con lei il ristorante “il Saturnino”, trasformando in un locale famoso quella che in origine era una cantina deposito per reti da pesca.
Sulle scale che scendono al porto di Forio sull’isola di Ischia si trova il nostro antico ristorante Il Saturnino, che gli ischitani conoscono da sempre.
In un ambiente confortevole con una suggestiva e luminosa veranda affacciata sulla rada e pochi tavoli, proponiamo una cucina ispirata dai piatti della memoria marinara, rivisti con fantasia e accompagnati da una carta dei vini con oltre 220 etichette internazionali ed autoctone.
Basilico, origano e pomodoro: è come dire cucina mediterranea, qui non per moda (ormai dilaga in Gran Bretagna) ma per tradizione e convinzione. Ciro cerca accostamenti garbati, senza abusare (come molti in zona) di aglio e peperoncino.
Mano leggera ma decisa in cucina, dove i prodotti dell’isola e le ricette della tradizione vengono tenuti insieme da una buona tecnica e piacevoli spunti innovativi.
La cucina del Saturnino rifugge dalle complicazioni di certa ristorazione alla moda e punta direttamente all’essenzialità. Una cucina familiare nel senso migliore del termine. Si basa rigorosamente sul pescato (e gli ortaggi) di giornata.